AUTOCONTROLLO
A differenza di ciò che si può pensare lo sport non è solamente un’azione fisica, la mente e le emozioni giocano un ruolo decisivo nello svolgimento di ogni prestazione agonistica, per questo motivo chi pratica sport conosce l’importanza di saper gestire le emozioni e, quando possibile, di sfruttarle a proprio vantaggio.
Nel baseball, come in ogni altra attività sportiva, sono molte le emozioni che entrano in campo insieme ai giocatori, positive (gioia, sorpresa, euforia, orgoglio) e negative (tristezza, ansia, paura, rabbia). Nel vasto mondo dell’emotività vogliamo porre l’attenzione sulla rabbia, perché osservare e riflettere in merito al nostro modo di vivere questo sentimento è un passo importante verso un ambiente sportivo sano.
La rabbia è la punta di un iceberg, ciò che emerge in superficie spesso è l’espressione di sentimenti nascosti sotto il livello del mare, come ad esempio la frustrazione per una scorrettezza subita o per una serie di risultati negativi ottenuti in una competizione. Qualunque sia la causa è doveroso ricordare a tutti i membri del “Codogno Baseball ’67”, tifoserie comprese, che non è la rabbia in quanto energia vitale attiva dentro ognuno di noi ad essere pericolosa, ma la sua manifestazione “inadeguata” e il suo modo di agire violento.